AFFRONTARE al MEGLIO le QUOTIDIANITA’…anche in tempo di pandemia

 

È indubbio che ci troviamo in una situazione difficile da gestire anche per quel che riguarda le nostre emotività. Oggi siamo alle tanto sospirate “riaperture” e se da una parte ci sentiamo sollevati e desiderosi di ri-uscire e ri-vedere gli altri, dall’altra non è raro che dopo mesi di “chiusure”, la possibilità di aprirsi al mondo esterno provochi stati di ansia, quando non di vera e propria angoscia, oppure crei reazioni di eccessiva festosità.
E queste reazioni emotive sono comprensibili dal momento che è da ormai oltre un anno che viviamo in modo anomalo sia rispetto alle necessità umane e sia rispetto alle abitudini precedenti.
Il trauma iniziale e il protrarsi di questa situazione emergenziale, mettono a dura prova l’equilibrio psico-somatico di ognuno di noi.
Il trovarsi a riorganizzare le giornate in modo nuovo e con i continui cambiamenti determinati dalle normative, che sono sì necessarie, ma che inevitabilmente sconvolgono le nostre quotidianità già abbondantemente faticose in precedenza.
Il senso di precarietà e incertezza sul domani prossimo e futuro.
La mancanza di una frequentazione vicina con amici e persone care, di cui forse solo oggi ci accorgiamo di quanto siano importanti.
E non di rado la difficoltà nel sostenere delle convivenze forzate ventiquattr’ore su ventiquattro.
Sempre non di rado i problemi (per non pochi anche molto gravi) nell’ambito lavorativo.
La paura del contagio per noi stessi e per le persone a noi vicine affettivamente.
L’esperienza del lutto di cui, in questo frangente, ne è resa ancor più difficile la rielaborazione a causa dell’impossibilità di stare a fianco della persona cara.
Su tutta questa concretezza di oggettive difficoltà, si aggiunge l’assillo mediatico che arriva, come ormai di consueto al tormento, tralasciando sempre troppo spesso la professionalità dell’informazione che è sostituita da notizie lampo e shock, mantenendoci in un costante stato di allerta.
Se ne può dedurre che il nostro livello di stress è ormai eccessivamente elevato e tale eccesso perdura da troppo tempo. Ed eccesso è sinonimo di disequilibrio.
Cosa si può fare per riuscire a ristabilire e a mantenere comunque un certo equilibrio emotivo e somatico?
Innanzi tutto si rende indispensabile incominciare o ricominciare a prendersi cura di sé.
Mi rendo conto che in questo calderone può sembrare ancor più difficile del normale, ma in realtà basta darsi lo slancio per iniziare.

E si può partire con piccole azioni quotidiane come ad es.:
Fare una passeggiata….è sufficiente mezz’ora al giorno.
– Dedicarsi qualche minuto al giorno per respirare profondamente.
Scegliere di mangiare un frutto al posto del dolcetto industriale per lo spuntino di metà mattina o pomeriggio.
Nutrire anche l’anima….spegnendo per un po’ la TV e magari anche lo Smartphone (anche solo per un’ora al giorno) e concedersi di ascoltare della musica rilassante o che ci mette allegria, oppure leggere qualche pagina di un bel libro.
– Farsi un auto-massaggio….con un olio o una crema per il corpo, magari la sera prima di andare a dormire.

Questi sono solo alcuni esempi di piccoli gesti di cura verso noi stessi che possiamo donarci e che per banali che ci possano apparire, hanno invece la capacità di migliorare notevolmente la qualità del rapporto con noi stessi e quindi della nostra vita.

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