BENEFICI nel praticare la PASSEGGIATA

Innanzi tutto è bene tenere conto che c’è passeggiata e passeggiata, nel senso che non tutte le camminate danno gli stessi benefici della passeggiata di cui vi voglio parlare.

Se si decide di andare a piedi al lavoro o per sbrigare delle commissioni o per fare shopping ovviamente va benissimo, meno siamo sedentari e meglio è, ma non si può pensare di aver sostituito una benefica attività fisica. Questo perchè, ad esempio nel tragitto per andare al lavoro la mente è impegnata con mille pensieri e preoccupazioni (il non arrivare in ritardo, cosa dovrò sbrigare appena arrivata/o, quale altra o altre  incombenze dovrò incastrare tra la pausa pranzo e quando uscirò…..insomma una corsa mentale che generalmente crea solo stress). 

Mentre il senso di una Passeggiata parte dal prendersi un tempo per sé, per prendersi cura di sé, per imparare a volersi bene e non può quindi essere una rincorsa contro il tempo o una ricerca di distrazione.

I benefici che si possono raggiungere con una buona Passeggiata sono:

  • migliora la sensazione di affaticamento.
  • aiuta a ridurre l’infiammazione cronica.
  • aiuta la detossificazione.
  • aiuta il drenaggio linfatico e la circolazione sanguigna.
  • migliora l’ossigenazione.
  • aiuta a ridurre il colesterolo LDL (cattivo).
  • aumenta il colesterolo HDL (buono).
  • aiuta a diminuire l’insorgere della sarcopenia (perdita di massa muscolare che può essere fisiologica nella terza età). 
  • migliora le capacità cognitive.
  • aiuta il buon umore, riuscendo a gestire meglio lo stress e gli stati depressivi.
  • migliora i sintomi della PMS (sindrome premestruale).

 

Pochi consigli per mettere in pratica una buona passeggiata:

– Ovviamente è consigliabile un abbigliamento comodo (senza niente che stringa troppo in vita o alle caviglie, come elastici troppo stretti) in modo da lasciare il corpo libero di far circolare sangue, linfa, ossigeno, energia, ecc…

Importantissime sono le scarpe che devono essere comode…rilassarsi diventa difficile se ho male ai piedi, oltre al fatto che assumerei una postura errata sovraccaricando alcune articolazioni, con la conseguenza che si andrebbe a creare uno stato infiammatorio.

La velocità del passo la si auto-regola a seconda dell’età e soprattutto dello stato fisico in cui mi trovo in quel momento.

Purtroppo nella nostra società siamo abituati a pensare che “più mi sforzo, più faccio fatica più ottengo risultati”…bene…la buona notizia è che NON è così!

La cosa veramente importante per avere dei risultati/benefici è la COSTANZA!!!

– A seconda dei propri impegni si può praticare la passeggiata anche solo mezz’ora al giorno oppure un’ora per almeno 3 volte a settimana.

Si inizia con un passo normale/lento, come riscaldamento…mettiamo in moto il motore.

Poi aumentiamo progressivamente la velocità, prendendo un passo da camminata veloce (senza strafare = senza mettersi sotto sforzo).

– Ovviamente l’ideale è fare la passeggiata in un ambiente rilassante (nel verde o in riva al mare), ma se viviamo in città lontano da parchi o luoghi tranquilli, magari si può scegliere una via un po’ meno trafficata soprattutto da pedoni sul marciapiede (ad es. eviterei la via delle vetrine).

– Se pratichiamo la passeggiata all’aria aperta tra le ore 11 e le ore 15 si ha il massimo beneficio della luce del Sole per la produzione della Vitamina D. 

Chiaramente nei mesi estivi sono anche le ore più calde e in cui il Sole è “più forte”, per cui fare attenzione alle insolazioni ed EVITARE queste ore nei mesi più caldi.

– Un’ultimo, ma importante consiglio è quello di prendere confidenza con l’ascolto del proprio corpo (per questo e molto altro, aiuta anche la pratica dello Yoga o del Tai-chi).

Probabilmente ascoltarci non è immediato e questo perché, anche se sembra assurdo, non siamo abituati a sentire il nostro corpo, ma come accade nell’imparare ogni nuova abitudine, un po’ alla volta ci accorgeremo che diventa sempre più spontaneo e concreto.

Come si fa?….Durante la passeggiata proviamo a sentire la postura della schiena (è in una posizione rilassata e correttamente eretta o dolorante e irrigidita?), poi sentiamo le spalle (sono basse e rilassate o chiuse e contratte?), per poi passare alle braccia (sono sciolte e libere di ondulare o sono tese e rigide?).

A questo punto tengo a precisare che ascoltare, osservare, sentire il proprio corpo, NON significa giudicare!!! Purtroppo il giudizio nella nostra cultura e società patriarcale la fa da padrone e questo comporta il portarsi sulle spalle un macigno che impedisce o quantomeno frena il movimento, sia mentale che fisico. Ovviamente anche lasciar andare il giudizio non è automatico, ma è importante incominciare dall’accorgerci che in quel momento ci stiamo giudicando…e magari evitiamo di giudicarci perché ci stiamo giudicando;D 

Quando capita concediamoci di sorriderci o anche di riderci su e semplicemente lasciamo che il pensiero giudicante scivoli via e riproviamo, fino a quando ci risulterà più spontaneo. Quindi torniamo ad osservare e sentire il nostro corpo senza giudicarci negativamente. Se ci accorgiamo che abbiamo i muscoli della schiena contratti…non è una colpa, ma semplicemente abbiamo bisogno di trovare strategie che ci permettano di rilassarci.

Focalizzarsi sull’ascolto del proprio corpo e se siamo immersi nella natura, all’ascolto anche dell’ambiente che ci circonda (il canto degli uccelli o il fruscio degli alberi mossi dal vento o il suono del mare, ecc…), aiuta notevolmente a rilassare la mente e a mantenerci in contatto con noi stessi e con la Natura….in qualche modo è come se ci facessimo una carezza. E mi sembra un buon inizio e presupposto per provare piacere nel fare questa passeggiata, riuscendo più facilmente a renderla un’abitudine, per riuscire a praticarla con la necessaria costanza che permette di avere tutti quei benefici sopra-elencati. 

BENE:o)…..BUONA PASSEGGIATA!!!

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