ANSIA, ANGOSCIA e ATTACCHI di PANICO

Purtroppo stati di panico e di angoscia fino ai veri e propri attacchi di panico, affliggono un numero sempre maggiore di persone compresi pre-adolescenti e adolescenti.

Siamo in un’epoca complicata sotto tutti i punti di vista.
L’incertezza e la sensazione di precarietà hanno ormai impregnato il terreno emozionale di tutti.
Questo può creare nel nostro sentire emotivo un fondo di ansia e spesso di tristezza, su cui appoggiamo il modo con cui affrontiamo le giornate.

Alla base degli stati di Ansia c’è sempre la Paura.
Come ho già descritto in altri post, la Paura è un sentimento utile, in quanto è vantaggioso per essere prudenti quando serve ed è altrettanto utile quando ci troviamo in una situazione di pericolo.
Ed è proprio la Paura che ci fa avere una reazione istantanea che ci permette di metterci in salvo o di salvare qualcun altro.
Ovviamente tale vantaggio lo abbiamo nel momento in cui la Paura si esplicita in risposta a determinati input che riceviamo dal mondo esterno.
In questi casi emerge la Paura che ci permette di reagire/agire affrontando una determinata situazione, dopodiché, quando tale situazione è risolta, lo stato di Paura si dovrebbe placare lentamente fino a ritornare ad uno stato di calma.

Quando invece un sentire emozionale perdura nel tempo le cose cambiano, in quanto quell’utilità salvifica iniziale perde la sua efficacia creando un’alterazione della percezione della realtà.
Restando nello specifico sul sentimento della Paura, nel momento in cui questa non si placa e resta a perturbare la nostra psiche ed emotività, si trasforma in ansia, angoscia fino agli attacchi di panico.
A questo punto i pensieri si fanno confusi e assillanti e si fa strada un’insicurezza nell’affrontare le piccole e grandi sfide che incontriamo nella quotidianità.
E nel momento in cui si offusca la percezione della realtà, il rischio di restare intrappolati nell’ indecisione, nella fatica nel prendere decisioni, perché si ha paura di sbagliare, di non farcela, di fallire, di essere giudicati, ecc… è inevitabile.

Ma perché si resta intrappolati nella Paura?
In alcuni casi può accadere che l’input che ha scatenato una reazione di Paura sia un evento traumatico e di conseguenza il trauma andrebbe elaborato altrimenti resta come una sorta di sigillo, determinando un ancoraggio in quel determinato stato emotivo.

Ma può anche accadere che non ci sia nessun input esterno che scateni una risposta di Paura ed in questi casi, se la Paura non è scatenata da un’evento improvviso, può significare che c’è una sorta di fantasma impaurito nell’inconscio.
In questi casi è fondamentale scoprire le cause che hanno portato a questo scenario, per poterle rielaborare e riuscire a sgonfiare tale Paura e così gestirla in modo che non sia più invalidante.
Ovviamente qui il lavoro è un po’ più complesso e richiede un maggior impegno, in quanto su quella paura di fondo, negli anni si sono andate a sovrapporre tutta una serie di esperienze che l’hanno consolidata.
A cui si sono sommate tutta una serie di risposte automatiche a determinate situazioni e questo implica un’abitudinarietá da sciogliere per poter cambiare tipo di risposta.

La Paura ha fondamentalmente due modalità di risposta ad un input e sono la fuga o il restare paralizzati.
Sono due modalità opposte, ma hanno entrambe la stessa causa che è appunto la Paura.
Quindi nel momento in cui tale sentimento permane per un lungo periodo, il risultato non può che essere un permanere in un atteggiamento di fuga costante oppure di rimanere bloccati.

Spesso però coesistono entrambe le modalità che si manifestano a seconda delle situazioni, in altre parole ci saranno situazioni in cui si risponderá con una modalità di fuga ed altre situazioni in cui si resterà bloccati.
E questo impedisce di vivere appieno la propria vita. Impedisce di affrontare le situazioni con la necessaria luciditá.

Ma vediamo ora rapidamente le differenze tra Ansia, Angoscia e Attacchi di panico.

L’Ansia si può dire che è uno stato di preoccupazione.
La Pre-occupazione è appunto un occuparsi anticipatamente di qualcosa, anche se questo qualcosa non accadrà mai.
Questo stato emotivo provoca un’enorme dispendio di energia psichica, senza che si possa ottenere un qualche tipo di risultato ed è pertanto inutile e deleterio da un punto di vista di economia delle nostre risorse energetiche.

Ovviamente a chi non capita di preoccuparsi per qualche tipo di novità o situazione nuova da affrontare?

É normale, anche se poco producente, ma il problema ancora una volta nasce quando si resta intrappolati nella pre-occupazione.
Questo comporta che ci si sente costantemente in ansia e questo stato emozionale tende inevitabilmente a peggiorare col tempo se non ce ne occupiamo.

A questo punto la soglia tra Ansia e Angoscia si assottiglia.

Possiamo dire che l’Angoscia è una sorta di passo successivo all’Ansia.
Il passaggio dallo stato di Ansia a quello di Angoscia dice che dalla pre-occupazione si è passati alla Paura vera e propria.
Per cui negli stati di Angoscia si è spaventati.
A questo punto si alterano sia il Sistema Nervoso che quello Endocrino, peggiorando un disequilibrio fisiologico dell’organismo nel suo complesso.
Disequilibrio che era già in atto da uno stato di Ansia protratta che in qualche misura si può paragonare ad uno stato di Stress cronico, con tutte le alterazioni anche sintomatiche che ne conseguono.
Dicevamo che col passaggio allo stato di Angoscia i sintomi si fanno più intensi e si esplicitano con:
– disturbi del sonno
– scarsa capacità di concentrazione
– senso di spossatezza
– senso di inconcludenza e conseguente frustrazione
– può diminuire o aumentare il senso della fame
– disturbi della sfera sessuale
– spasmi muscolari

Quindi si può parlare di Paura Angosciata che investe in modo apparentemente ingiustificato la mente, portando ad una sensazione di insopportabilitá.
In altre parole è come se un peso eccessivo affliggesse il sentire emotivo, fino a non riuscire a reggerlo. Così tutto il corpo resta imbrigliato in uno stato di forte tensione.
Consideriamo che l’Angoscia nasce nel momento in cui non si riesce a sostenere un pensiero, una serie di pensieri o una determinata situazione. Allora la nostra psiche assieme al nostro corpo reagiscono come se ci trovassimo in una situazione di pericolo.

Se questo stato permane possono comparire gli Attacchi di Panico che sono un’esplosione improvvisa e non prevedibile di intense sensazioni corporee ed emozionali.
Teniamo conto che anche gli Attacchi di panico non sono uguali per tutti, si può dire che ogni persona ha il suo Attacco di Panico.
Per alcuni l’intensità si esplicita maggiormente sul corpo, per altri emerge prevalentemente a livello mentale e per altri ancora può comprendere entrambi.
Le sensazioni sono talmente intense che si può avere la sensazione di morire oppure di impazzire.

Si noti che si tende ad associare un contesto o una situazione allo scatenamento dell’Attacco di Panico, come ad esempio il salire sull’autobus, entrare in un negozio o uscire di casa, ecc…, solo perché il primo evento di Attacco di Panico è accaduto in quel contesto.
Quindi di conseguenza si tende ad evitare tale contesto per timore che riesploda l’Attacco di Panico.
É evidente che questo comporta un progressivo evitamento di luoghi e contesti, fino in alcuni casi a non uscire più di casa, con tutte le conseguenze che ciò comporta, non ultima la mancanza di socialità.

Da questa breve descrizione ne possiamo dedurre che ė bene non sottovalutare gli stati di Ansia, in quanto é ovviamente più semplice intervenire quando lo stato emotivo non è ancora compromesso da quell’eccesso che impedisce la gestione emozionale.

Ma in ogni caso si può decidere di affrontare questi stati emotivi che possono essere anche molto invalidanti, in qualunque momento….non è mai troppo tardi!

Un detto che trovo molto saggio dice che il momento giusto per fare una cosa è quello in cui decidi di farla e la fai.

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